Secondo una recente ricerca di Nature, le emissioni di CO2 dell’industria digitale cresceranno esponenzialmente del 775% entro il 2040, passando dall'1,6% del 2017 al 14%. Lo studio individua tra le cause principali dell’aumento l’impatto di tecnologie come l’intelligenza artificiale, che richiede grandi quantità di energia per elaborare calcoli complessi, e il problema dello smaltimento dei dispositivi tecnologici.
Le emissioni di CO2 generate dall’industria digitale sono un argomento di crescente preoccupazione a causa dell’espansione delle tecnologie digitali e del loro crescente impatto sull’ambiente.
What pollutes more?
I principali fattori di inquinamento dell’ambiente digitale sono i data center, ossia le piattaforme attraverso le quali i dati vengono archiviati ed elaborati. I data center sono infrastrutture critiche per l’industria digitale, in grado di immagazzinare, elaborare e distribuire i dati. Tuttavia, far funzionare e mantenere “freschi” i server richiede grandi quantità di energia. Questo consumo energetico può portare a significative emissioni di CO2, soprattutto se l’energia proviene da fonti fossili come il carbone. I principali operatori di servizi cloud stanno investendo per migliorare l’efficienza e la sostenibilità con fonti di energia rinnovabili per ridurre l’impatto ambientale dei data center.
Anche le infrastrutture di rete, come router e switch, richiedono energia per il funzionamento e il mantenimento di una connessione Internet. Sebbene il consumo energetico di un singolo dispositivo di rete sia relativamente basso, se moltiplicato per il numero di dispositivi in uso e il volume di dati trasferiti, può contribuire in modo significativo alle emissioni complessive.
Inoltre, la produzione di dispositivi digitali, come computer, smartphone e altri dispositivi connessi, richiede l’estrazione e la lavorazione di risorse naturali e processi industriali che possono generare emissioni di CO2. Infine, il trasporto dei materiali e dei prodotti finiti può contribuire ulteriormente alle emissioni.
Se il settore digitale fosse una nazione, sarebbe al quinto posto tra i maggiori emettitori di anidride carbonica al mondo, con un contributo pari al 3,8% delle emissioni totali.
Per affrontare questa (ulteriore) sfida climatica sono necessarie nuove politiche e strategie.